Torino, per il giudice è la prova che lo incastra. L’uomo: solo una coincidenza
TORINO
Da sei giorni giura sulla sua innocenza, rinchiuso in una cella di isolamento del carcere torinese con l’accusa di aver progettato il delitto di una prostituta nigeriana, di averlo eseguito infierendo sulla ventenne con una dozzina di coltellate e di averne gettato il corpo nel Po. Da cui è riemerso a febbraio. Anthonia Egbuna era sparita il 28 novembre 2011. Nell’abitazione cui si appoggiava i carabinieri hanno trovato con i suoi documenti anche alcuni scritti di un corteggiatore italiano: lettere e racconti.